Territorio da attraversare o territorio da abitare?

L’opinione del consigliere di minoranza di Quassolo Massimo Giugler in merito alla serata dedicata al tema dei passaggi a livello di giovedì 16 febbraio

Territorio da attraversare o territorio da abitare?
È questa la sintesi e la domanda che mi porto a casa dopo l’incontro pubblico di ieri sera (giovedì 16/02/17) a Borgofranco organizzato dalla locale amministrazione comunale.
Credo che questo debba essere il criterio che guiderà gli amministratori dei comuni di Borgofranco, Settimo Vittone, Tavagnasco, Quassolo e Quincinetto (e, mi auspico, Montalto Dora, anche se non compare, stranamente, nel protocollo stipulato fra i sopracitati comuni, BlM, ANAS,RFl, Città Metropolitana e Regione Piemonte) quando si siederanno al tavolo della progettazione con due colossi come RFI e ANAS. Mentre per questi ultimi la visione che li guida è quella del “territorio da attraversare” per raggiungere altre luoghi, accorciare i tempi di percorrenze dipersone e di merci, mi auspico che la visione dei nostri amministratori, in quanto rappresentanti delle comunità locali che li hanno eletti, sia quella del “territorio da abitare“.

La questione è complessa, ma adottando il criterio che suggerisco, credo che si possano individuare e classificare gli interventi da attuare (fermo restando che sia necessario obbedire al diktat di RFI in merito alla soppressione totale dei Passaggi a Livello e non si possano prevedere altre forme di controllo sicuro, rapido ed efficiente dei PL, come avviene altrove).
Esemplificando: se, per me, il territorio è da abitare vedrò di evitare che venga bucato un bene di pregio ambientale come Monte Buono; se, per un altro, il territorio è da attraversare, è ovvio che tenderà a far sì che Monte Buono venga bucato, in quanto è solamente un ostacolo che si frappone tra due punti da unire.
Ho preso un esempio forse semplice, in quanto, lo ribadisco, la vicenda è complessa. E credo che, a fronte di vicende così complesse, si debba avere il coraggio di ampliare la discussione, accogliere pareri, sia di abitanti del territorio, sia di professionisti (di mobilità, di sviluppo rurale e urbano), sia di associazioni locali.

Siamo di fronte a dei passaggi epocali per il nostro territorio; passaggi che vanno ben ponderati e guardati nella loro complessità e non spezzettati con una visione monoculare. Passaggi che possono anche diventare sfidanti: come, ad esempio, trasformare la ferrovia da vincolo a risorsa per la comunità locale.
Chiudo ricordando la sfida ambientale e di sopravvivenza che ci obbliga ad alzare lo sguardo e a contestualizzare anche le scelte dei nostri amministratori nello sconquassamento climatico che ci attende, da qui a fine secolo, se non faremo scelte diverse, quali riduzione consumo suolo, riduzione emissioni CO2, che, tradotto in azioni, significa, ad esempio, meno strade, meno auto a combustione fossile, più trasporti collettivi con mezzi elettrici (auto e treno).

Massimo Giugler
Consigliere di minoranza
“Quassolo da vivere…insieme”