Turismo dolce lungo il “Percorso Balteo”: la proposta di Legambiente

Un incontro all’ombra dei castagni per avviare la costruzione di una rete atta a rafforzare la via Francigena e promuovere la Ciclovia Baltea

Domenica 27 maggio, i rappresentanti dei Circoli Legambiente Valle d’Aosta e Legambiente Dora Baltea si sono trovati a Montestrutto, punto di ritrovo per i partecipanti, partiti da Donnas, Pont Saint Martin e Ivrea, a piedi lungo la via Francigena o in bici lungo i tratti stradali meno trafficati.

Motivo dell’incontro è stato ribadire l’importanza del turismo dolce che sposta in Europa ogni anno milioni di persone e avviare un percorso per superare il fatto che i tracciati dal capoluogo piemontese a quello valdostano sono frammentati, poco segnalati, senza adeguati punti di tappa o di supporto.
Parliamo delle piste ciclabili e di quella che vorremmo diventasse a tutti gli effetti la “Ciclovia Baltea”; ma anche della Via Francigena, che attrae molti pellegrini e che meriterebbe, nel tratto valdostano e canavesano, una maggior valorizzazione.

Presenti all’incontro Marco Framarin (referente Valdostano della FIAB), Enea Fiorentini (uno dei maggiori conoscitori dei 1800 km della Via Francigena) e Alberto Conte (Consulente tecnico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali -MiBAC- per la valorizzazione dell’itinerario pedonale della Via Francigena e fondatore di itinerAria e dell’associazione Movimento lento).
Il turismo dolce, i lunghi percorsi a piedi e in bici non sono solo la passione di molti, ma anche una grande opportunità per l’indotto economico che questi muovono nei territori attraversati: infatti i pellegrini e i cicloturisti visitano, mangiano, dormono. E spesso tornano per permanenze più lunghe con famiglia e conoscenti nei luoghi che hanno visitato, soprattutto se questi ultimi sono stati in grado di accoglierli degnamente.

Vogliamo quindi sostenere lo sviluppo ecologico e economico legato a questa idea alternativa di turismo, che non consuma e non degrada il territorio che attraversa ma che al contrario lo valorizza e diventa occasione di incontro e di scambio di conoscenza e di conoscenze.
Ci piacerebbe mettere in rete le realtà economiche presenti in Valle d’Aosta e nel Canavese che possono trarre beneficio e promuovere sviluppo locale dal flusso di turisti “leggeri”.
Ci impegniamo quindi, a partire dai prossimi mesi, a creare momenti di riflessione e coinvolgimento affinché queste nostre proposte possano trovare, con un gioco di parole, le giuste strade per la propria realizzazione.