Turismo responsabile. Viaggio in Palestina

Giovedì 3 marzo allo ZAC! si è parlato di tursimo responsabile con Fabrizio Teodori che ha raccontato la sua esperienza in Palestina.

“Il turismo responsabile e sostenibile è l’unico che potrei proporre!” esordisce così Fabrizio Teodori, referente dei viaggi a piedi presso la cooperativa sociale-tour operator Viaggiemiraggi, ospite giovedì 03 marzo allo Zac! per parlare della sua esperienza in Palestina che diventerà presto una delle proposte offerte da Viaggiemiraggi.

Fabrizio, a fine novembre 2021 è partito per la Terra Santa per valutare la fattibilità di questo viaggio a piedi. Ha cercato un contatto diretto con gli abitanti per conoscere meglio le problematiche politiche e proporre un progetto di cooperazione dedicato allo sviluppo turistico dei territori del West Bank, finanziando piccole economie locali.

La serata allo Zac! è iniziata con una doverosa ricostruzione geopolitica che è partita dalla fine della prima guerra mondiale per arrivare ai tempi nostri, senza la pretesa di essere un esperto in questo settore, questo cappello introduttivo ha permesso alla platea, composta da una cinquantina di persone, di contestualizzare il viaggio. Importante partner di Viaggimeriggi sarà in questo viaggio, Vento di Terra Onlus – Ong con il progetto Peace Step che intende promuovere una crescita socio economica inclusiva e sostenibile in Palestina, andando a rafforzare e diffondere pratiche di economia sociale e solidale che garantiscano lavoro ed opportunità di sviluppo per giovani donne delle comunità beduine.

Tel Aviv, Jerusalem, Hebron, Betlemme, Il Sea Level nel deserto, Gericho e Sebastia sono state le mete toccate.

Nelle fotografie proposte la prima cosa che si è notata sono stati i muri, i fili spinati, le barriere che vengono erette ovunque e anche inaspettatamente e velocemente in quella che è l’avanzata della confisca delle terre e degli spazi palestinesi.

Si percepisce un’abissale asimmetria in termini di potere politico e militare fra le due controparti: uno Stato fortemente industrializzato, con un controllo capillare sul territorio, contro una popolazione spezzettata dal frazionamento geografico e dalle restrizioni di movimento imposte dall’occupazione militare, vedi anche le targhe delle macchine che differenziano la nazionalità dei proprietari e che per questo determinano la frequenza del fermo ai check point e le possibili strade percorribili.

Pian piano però si intravede la bellezza dei territori, l’oasi verde di Gerico la città più antica del mondo famosa anche per la sua tradizione secolare di mosaici, i colori e le gole del deserto tra le quali splendidi itinerari ti portano a vedere il Mar Morto, l’insediamento di Sebastia con i sui reperti dell’età del ferro fino all’era ellenistica e romana, la sensibilità dei murales di Banksy, e i sorrisi dei cooperanti che saranno partner del viaggio.

E’ stata una serata intensa che ha aumentato la consapevolezza che viaggiare in modo responsabile, attento e consapevole, rappresenta il presente e il futuro del  turismo per chi ha veramente a cuore il mondo in cui vive.

Silvia Balla