Un ancora necessario Giorno della memoria

Molte le iniziative in programma ad Ivrea per il “Giorno della memoria”, ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto, ad opera di diverse associazioni e formazioni politiche e culturali.

La ricorrenza, aldilà di un momento di riflessione e approfondimento storico, mantiene tutta la sua attualità nel momento in cui emergono nuovi richiami nostalgici al passato, negazionismi e addirittura contraffazioni con imbarazzanti paragoni tra dittatura nazista e ordinanze sanitarie attuali. Con la naturale e inevitabile rarefazione dei testimoni diretti saremo tutti chiamati a mantenere viva la memoria e non permettere più tragedie come il pianificato sterminio di ebrei e oppositori pianificato dalla Germania nazista.

Lascia un Pensiero per non dimenticare

Il Laboratorio Civico Ivrea e la Comunità Ebraica di Torino e Ivrea promuovono l’iniziativa “Lascia un pensiero per non dimenticare”.

Si tratta di un invito a tutta la cittadinanza alla piccola azione simbolica di posare un biglietto con un pensiero nella bacheca predisposta sul muro della Sinagoga in Via Quattro Martiri, davanti alle tre Pietre d’Inciampo, nell’arco della giornata di giovedì 27 gennaio, dalle 9.00 alle 19.00.

Ci sembra che un gesto di questo tipo, per quanto piccolo e simbolico, possa stimolare momenti di riflessione per chi lo desidera e contribuire ad aggregare la comunità, almeno idealmente, considerata la situazione epidemiologica ancora critica, in occasione di questa giornata così importante.

Erna Restivo, Laboratorio Civico Ivrea, Liliane Barda, Comunità Ebraica di Torino e Ivrea

 

 

Aderiscono all’iniziativa:

ANPI di Ivrea e Basso Canavese
Associazione Spille d’Oro Olivetti
Associazione Donne contro la Discriminazione- Casa delle Donne Ivrea
Comunità Ebraica di Torino e Ivrea
Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus
Forum Democratico del Canavese “Tullio Lembo”
Laboratorio Civico Ivrea
LucyAssociazione
Movimento 5 stelle Ivrea
Osservatorio Migranti
Partito Democratico di Ivrea e Cascinette
Presidio “Annamaria Torno e Domenico Noviello” di Libera Ivrea
SAE-Segretariato Attività Ecumeniche- Gruppo locale di Ivrea
Viviamo Ivrea
ZAC!

Ivrea, apertura straordinaria del Rifugio antiaereo

Liceo Gramsci, Anpi di Ivrea, Comunità Creativa presentano: L’INFERNO DI TREBLINKA – Un racconto per non perdere la Memoria, dall’omonimo libro di Vassily Grossman
SABATO 29 GENNAIO 2022RIFUGIO ANTIAEREO DI IVREA
Visita a gruppi a partire dalle ore 15.00 alle ore 17.00
Un racconto sul lager di Treblinka e la sua triste vicenda, per fare memoria a ottant’anni dalla sua costruzione da parte delle SS. Un modo per ricordare le vittime e i testimoni che il nazismo volle cancellare dalla storia e che riemergono nelle voci dei giovani studenti di oggi che non si arrendono all’odio e al razzismo, perché nessuna comunità è possibile se non partendo da ciò che non é possibile dimenticare.

Il racconto verrà ripetuto, con un diverso apparato scenico, al LICEO GRAMSCI DI IVREA, MARTEDI’ 1 febbraio 2022
dalle ore 8.00 alle ore 10.00 classi biennio e dalle ore 10.10 alle ore 12.00 classi triennio con possibilità di repliche successive.

Libri di Luciana Segre per i Licei
Per il giorno della Memoria l”Anpi regala un cofanetto di 4 libri di Liliana Segre ai Licei di Ivrea.
Da un’idea di Gabriella Colosso, del nostro Direttivo di Sezione, quattro volumi di Liliana Segre verranno consegnati ai 5 Licei eporediesi.

A Cinema Politeama “Il senso di Hitler”

Mercoledì 26 gennaio 2022 ore 15.00 – 17.30 – 21.30
Giovedì 27 gennaio 2022 ore 19.00 – 21.30

Il senso di Hitler
Regia di Petra Epperlein & Michael Tucker, con Martin Amis, David Irving, Serge Klarsfeld, Deborah Lipstadt
(USA, 2020, durata 92 minuti)
Il senso di Hitler, film diretto da Petra Epperlein e Michael Tucker, è un documentario che indaga sull’influenza che il dittatore nazista ha esercitato sulla società di ieri e di oggi. Si parte delle immagini storiche, quelle risalenti al periodo del suo potere o tratte dai documentari del tempo, per arrivare all’analisi di questo fenomeno, che oggi interessa anche il mondo dei social, in particolare quello di TikTok e di Twitch.
Il film ha come base l’omonimo libro, mia pubblicato, scritto da Sebastian Haffner nel 1978, nel quale lo scrittore abbatte ogni mito sul despota e sulla sua salita al potere. Partendo da questo libro, diversi critici e storici contemporanei si sono chiesti se il fascino culturale di Hitler sia ancora un’attrattiva per le nuove generazioni, da qui l’idea del film di indagare su quanto la tossica figura nazista si sia diffusa oggi e soprattutto sotto quale visione da parte dei più giovani.
Il documentario, basandosi sull’omonimo libro di Sebastian Haffner si interroga su come, a distanza di quasi 80 anni dalla sua morte, Adolf Hitler e la sua ideologia di sterminio possano ancora affascinare un numero non del tutto trascurabile di persone. Il ritorno dell’antisemitismo, la riscrittura falsificante della Storia e i movimenti del suprematismo bianco si rifanno, anche quando apparentemente lo negano, alla sua dottrina e alla sua azione. Intervengono numerosi storici e anche dei cosiddetti ‘cacciatori di nazisti’ che si interrogano sul fenomeno. Viene anche però concesso spazio al saggista inglese David Irving, noto supporter dei negazionisti dell’Olocausto.
Quasi nessuno prima di Sebastian Haffner aveva cercato di dare una spiegazione possibilmente razionale al fenomeno del nazismo. È stata proprio questo tentativo a suscitare l’interesse di Petra Epperlein e di Michael Tucker.
Epperlein e Tucker hanno provato a chiedersi (e a chiedere ai loro intervistati) se quanto Haffner ha intuito trovi riscontro dal loro punto di vista. Cosa hanno a che fare, ad esempio, i Beatles con Adolf? Ideologicamente nulla ma sul piano di proporsi come oggetto del desiderio per una vasta audience femminile un punto di contatto c’è. Così come c’è nell’utilizzo degli strumenti più avanzati della tecnologia.
Hitler fu il primo a dotarsi di un particolare microfono (il cui funzionamento viene qui illustrato) che gli permetteva di allontanarsi ed avvicinarsi e di modulare l’emissione del suono dal pianissimo all’urlo di incitazione. Questi potrebbero essere considerati dei dettagli ma sono significativi così come è significativo seguire le visite guidate di Irving in cui stravolge la storia ad uso e consumo degli antisemiti come lui.
I due registi non solo compiono un percorso nei luoghi storici della vita privata e pubblica di Hitler ma mostrano anche manifestazioni dell’estrema destra dei nostri giorni.
Non nascondono la luna di miele che gran parte del popolo tedesco ebbe con il Führer che risollevò la Germania dalle macerie del Trattato di Versailles e, con un ampia selezione di materiali, ci mettono sull’avviso. Perché l’irrazionalità di gruppi più o meno ampi sta tornando a farsi presente e gli aspiranti dittatori, come il loro modello, hanno come obiettivo l’alimentare il caos per poter poi assumere surrettiziamente l’incarico di governarlo. Cercandosi un nemico da additare alle masse.

La moglie ebrea  all’Auditorium Mozart di Ivrea

Si tiene martedì 25 gennaio 2022, alle ore 21, all’Auditorium Mozart di Ivrea, il quinto concerto della stagione musicale dell’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte. In occasione del “Giorno della memoria” l’associazione eporediese propone la prima esecuzione assoluta dell’opera lirica-teatrale “La moglie ebrea”, tratta da Bertold Brecht su musica di Alessandro Nidi. Ne saranno protagonisti lo stesso Alessandri Nidi, pianoforte e direttore, affiancato dai musicisti del Nidi Ensemble – Massimo Ferraguti, clarinetto, Filippo Nidi, trombone, Tea Pagliarini, corno, Denise Miraglia, percussioni – e dalle voci di Francesca Tripaldi e Carlo Sella. La messa in scena è a cura della stessa Francesca Tripaldi.
“La moglie ebrea” è preceduta da una serie di canzoni della Repubblica di Weimar.

La sola colpa di essere nati

In occasione del Giorno della memoria lunedì 24 gennaio il Forum Democratico del Canavese ha organizzato un incontro online con il magistrato Gherardo Colombo, autore di La sola colpa di essere nati, libro scritto insieme a Liliana Segre.