Volare è ancora possibile

Francesca Brizzolara torna sabato 30 ottobre al Teatro Giacosa con lo spettacolo Volo, denuncia della violenza tra le mura di casa

L’attrice canavesana Francesca Brizzolara, attiva da molti anni con la Compagnia Tecnologica filosofica e il progetto Morenica, si sta ultimamente dedicando alla ideazione e interpretazione di spettacoli in solitaria centrati sulla figura femminile, in forme varie e anche inconsuete. L’ultimo progetto, Antigone web, presentato come studio nei giorni scorsi al Cafè Muller di Torino e precedentemente a maggio come anteprima alla Grande invasione e nelle scorse settimane a Ivrea agli studenti delle superiori, porta sulla scena l’emblematica figura di Chelsea Manning, informatrice di Wikileaks sulle tragedie della guerra Usa in Irak e nello stesso tempo soldato maschio che si riconosce donna. Aspettiamo che lo spettacolo sia finalmente pronto per un debutto che si preannuncia un salutare scossone al teatro-intrattenimento.
Nasce invece nel 2018 VOLO (il primo passo è staccarsi), uno spettacolo per la sensibilizzazione contro la violenza di genere creato su stimolo della Casa delle donne di Ivrea, che torna in scena per gli studenti degli istituti superiori del territorio e per tutto il pubblico VENERDÌ 29 OTTOBRE alle 11 e SABATO 30 OTTOBRE alle 21 come penultimo appuntamento di MORENICA NET WHATEVER IT TAKES. La produzione è di Tecnologica filosofica e Morenica Cantiere Canavesano.
Dalla presentazione di Volo: Lo spettacolo focalizza l’attenzione sulla violenza domestica, quella meno denunciata, diffusa in tutte le classi sociali, senza distinzione di età, razza, etnia, e suggerisce la possibilità di staccarsi prima che il peggio possa accadere, delineando il percorso verso una libertà conquistata passo dopo passo. L’intensa interpretazione di Francesca Brizzolara si sviluppa in otto quadri consequenziali e porta lo spettatore a conoscere o riconoscere momenti di violenza fisica o psicologica che talvolta accompagnano il nostro quotidiano e che potremmo non saper individuare, complici condizioni personali e famigliari che incatenano le vittime e i loro carnefici. Ne sortisce un toccante racconto, che si inoltra nella durezza del tema pur cercando con coraggio di strappare qualche sorriso.
Il lungo lavoro di creazione dello spettacolo ha visto la collaborazione di alcune associazioni del territorio tra cui la Casa delle Donne di Ivrea e Progetto Violetta-La forza delle donne, e la matinée del 29 ottobre sarà accompagnata dal dibattito condotto dalla Psicoterapeuta Valeria Ferrero, dall’Avvocato Jessica Rizza e dalla stessa autrice ed interprete dello spettacolo.

La serata del 30 ottobre sarà anche occasione di raccolta fondi per le donne Afghane, in collaborazione con la Consulta Stranieri del Comune di Ivrea, Lucy Associazione, Soroptimist International Club di Ivrea e Canavese, Inner Wheel Club di Ivrea e la Casa delle Donne di Ivrea, con l’esposizione nel foyer del teatro di alcune opere di Shamsia Hassani, street artist afghana paladina dei diritti delle donne.

Francesco Curzio